Capitolo 5

Come leggere permessi e ROL in busta paga

I dipendenti sono scrupolosi nel leggere i permessi in busta paga. Sanno anche di aver diritto a ROL ed ex festività. Chiedono informazioni su permessi, ROL e festività non godute e sulla loro liquidazione. Tu, datore di lavoro, sapresti rispondere ai dubbi più comuni in merito? Al termine di questo capitolo, probabilmente sì.

Autore: Dipendenti in Cloud


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L’informazione è un'arma potente. I dipendenti si sono documentati sui loro diritti, ne sono consapevoli e si curano che vengano rispettati. Per questo motivo, oltre alle ferie in busta paga, sono molto attenti anche a permessi, ROL ed ex festività. Verificano che siano riportati e che corrispondano al loro calcolo. In caso di dubbi, non si fanno scrupoli a chiedere chiarimenti.

Tu quanto sai di permessi, ROL ed ex festività in busta paga? Molto poco? Non preoccuparti: alla fine di questo capitolo conoscerai meglio l’argomento. Riuscirai a rispondere ai dubbi più comuni dei tuoi dipendenti, senza dover ogni volta rivolgerti al Consulente o commercialista del lavoro.

 

 

1. Permessi, ROL ed ex festività: cosa sono e quando compaiono

Iniziamo con il capire bene a cosa ci stiamo riferendo. Con il termine “permessi” indichiamo quei permessi retribuiti che servono al dipendente per recuperare le energie. Sono calcolati ad ore e non a giorni, come invece le ferie, e vengono stabiliti e disciplinati dai CCNL (contratti nazionali di lavoro collettivo). Proprio perché finalizzati al riposo, sono diversi dai permessi per altre motivazioni (permessi per studio, per lutto, legge 104, etc.).

Con ROL (riduzione dell’orario di lavoro) intendiamo ancora una volta un riposo calcolato ad ore e utili al ristoro delle energie. La differenza tra permessi e ROL è riconducibile ai contratti collettivi. Alcuni di questi, infatti, stabiliscono delle ore ROL, mentre altri i permessi.

Con permessi “ex-festività”  infine definiamo quei giorni che in passato erano delle festività ma che, nel corso degli anni, sono diventati lavorativi. Per compensare questa “perdita”, alcuni contratti collettivi hanno istituito dei permessi, che il lavoratore può utilizzare a sua discrezione. I permessi ex-festività più noti cadono nei giorni:

  • 19 marzo: San Giuseppe o Festa del papà,
  • Ascensione: 39° giorno dopo la domenica di Pasqua,
  • Santi Pietro e Paolo: 29 giugno, che è comunque festa patronale a Roma,
  • Corpus Domini: 60° giorno dopo la domenica di Pasqua,
  • Festa dell’Unità Nazionale: 4 novembre.

Permessi, ROL ed ex festività sono presenti in busta paga se e nella misura in cui sono previsti dal contratto collettivo che regola la tua attività.

 

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2. Dove trovare i permessi e ROL in busta paga

I permessi, i ROL e le ex festività si collocano di solito tra gli elementi che che concorrono alla retribuzione. Li puoi trovare nel corpo della busta paga, oppure nella sezione inferiore.

Nel mese in cui si riferisce la busta paga il tuo dipendente ha fruito di permessi, ROL ed ex festività? Nel calendario presenze puoi verificare in quale giorno e per quante ore il lavoratore è stato assente. Trovi il calendario presenze nel corpo centrale della busta paga, appena sopra la retribuzione netta.

Sempre nel calendario presenze delle busta paga puoi anche controllare le altre assenze retribuite che il dipendente si è preso in quel mese: permessi per lutto, per studio, elettorali, etc.

 

3. I permessi anno precedente, maturati, goduti e residui

Ci siamo: hai identificato permessi, ROL ed ex festività all’interno della busta paga. C’è però un altro ostacolo che blocca la tua comprensione: cosa significano tutte quelle voci?
Ecco la legenda:

  • a.p (o anno precedente): le disponibilità in data 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento. Perciò, se siamo nel 2023, le ore di permesso registrate il 31 dicembre del 2022;
  • maturati: le ore di permesso acquisite da inizio anno al mese in cui si riferisce la busta paga. Quindi, se il cedolino è di maggio 2023, la maturazione avvenuta da gennaio a maggio dello stesso anno;
  • goduti: le ore godute nel mese di riferimento;
  • residui: i permessi, rol ed ex festività rimasti.

 

4. Il calcolo di permessi, rol ed ex festività

Un tuo dipendente ti fa notare che i permessi, ROL e le ex festività che compaiono sulla busta paga non corrispondono con i suoi conti. Ti è già capitato? La causa può essere un errore di calcolo o di stima della maturazione.

I permessi, rol ed ex festività come abbiamo già detto, sono disciplinati dai CCNL. All’interno del tuo contratto collettivo di riferimento trovi quanti permessi, ROL ed ex festività maturano in un anno. Dividi questo valore per 12 per calcolare il valore mensile.


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5. Pagare i permessi non goduti: quanto e quando

I permessi non goduti nei tempi prefissati devono essere pagati al dipendente. Dovrai fare la liquidazione nella busta paga successiva alla scadenza.

Veniamo al pratico. I contratti collettivi stabiliscono diverse date limite entro cui un lavoratore può godere di permessi, ROL ed ex festività. Può trattarsi del 31 dicembre dell’anno in questione, oppure entro i 18 mesi successivi. Se, nella data fissata, il dipendente ha ancora dei residui, questi devono essere liquidati nella prima busta paga utile.

Quanto vengono pagati i permessi non goduti? Esattamente come un giorno di lavoro ordinario.

Eccoci alla fine del capitolo: permessi, ROL ed ex festività in busta paga non sono più un mistero. Ora puoi affrontare i dubbi e le richieste tuoi dipendenti con molta più consapevolezza e controllo.

 

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