Autore: Dipendenti in Cloud
La diffusione esponenziale di nuove forme di lavoro come smart working, lavoro ibrido e simili e più in generale il superamento di paradigmi di stampo tradizionale ha reso di grande attualità la questione della flessibilità lavorativa.
Si tratta di una modalità di lavoro che consente ai dipendenti la possibilità di ottenere un’autonomia e una libertà superiori e da cui spesso consegue una maggiore produttività.
Il lavoro flessibile rappresenta dunque un’opportunità importante, che vale per le multinazionali e ancora di più per le piccole imprese.
Come tutte le forme di lavoro, denota vantaggi e svantaggi. Su quest’ultimi è possibile agire con misure semplici ed efficaci.
Sei il titolare di un’azienda o un responsabile delle risorse umane? In questo approfondimento troverai una panoramica di tutto ciò che concerne il lavoro flessibile. Scoprirai anche alcuni consigli che ti aiuteranno a ottimizzarne il potenziale e il valore offerto da un programma per gestire gli orari di lavoro flessibili.
Indice dell'articolo
Il termine si riferisce a quegli accordi lavorativi in cui le mansioni del dipendente vengono predisposte con maggiore autonomia per quanto concerne orari e luoghi di lavoro e talvolta persino rispetto al numero di ore lavorative settimanali.
In quest’ultimo caso si ha un vero e proprio cambiamento a livello di approccio che non è più basato, appunto, sulle ore lavorate quanto sugli obiettivi raggiunti.
Tale scelta che interessa un numero crescente di realtà produttive, come testimoniato dal fenomeno della “settimana corta”, in molti casi connesso a doppio filo con quello del lavoro flessibile.
Tra le tipologie di flessibilità lavorativa, abbiamo il lavoro flessibile, che consiste nella flessibilità concessa agli orari e ai luoghi di lavoro.
L’esempio di lavoro flessibile per eccellenza è lo smart working. Esso dà modo a dipendenti e collaboratori di svolgere i propri compiti da qualsiasi posto desiderino: generalmente si tratta della propria abitazione ma non è detto; possono essere anche spazi di coworking o simili.
Non si tratta della sola tipologia di lavoro flessibile. Ecco le altre modalità attualmente più diffuse in Italia:
La flessibilità lavorativa ha iniziato a diffondersi da un lato a causa dell'affermazione delle tecnologie di ultima generazione, in particolare quelle dell’informatica e del digitale, dall’altro in seguito all’accelerazione provocata dall’emergenza sanitaria Covid-19.
Se durante la pandemia le forme di lavoro flessibile hanno permesso a molte aziende e persone di continuare a garantire prodotti e servizi, oggi lo scenario è quello del cosiddetto “New Normal”, come è stato definito i sociologi. Una nuova normalità, dunque.
Basti pensare a come l’utilizzo di internet e di strumenti quali smartphone, tablet, nonché il ricorso a comunicazioni tramite videochiamata e/o e-mail, sia diventato ormai una prassi.
Il fenomeno ha interessato per primi i Paesi Scandinavi e quelli anglofoni.
L’Italia ha avuto bisogno di più tempo, complice una resistenza di matrice culturale che vede l’abitudine alla condivisione in presenza.
Occorre poi considerare le perplessità dei datori di lavoro, riguardo soprattutto la sensazione di perdere il polso della situazione e il controllo della produttività delle risorse.
Ci sono infine alcune situazioni in cui non è possibile adottare il lavoro flessibile, per ragioni di natura contingente e oggettiva.
La pandemia ha fatto da spartiacque e ha permesso persino di sviluppare nuove competenze; ha saputo vincere le naturali “resistenze” del panorama italiano anche a livello culturale.
Il risultato è stato vera e propria rivoluzione, attualmente ancora in fase di consolidamento ed evoluzione.
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Il lavoro flessibile presentano molteplici vantaggi e alcuni svantaggi tanto per i datori di lavoro che per i dipendenti. Vediamoli nel dettaglio.
Il lavoro flessibile presenta diversi benefici, anche per le piccole imprese.
Ecco quelli più rilevanti:
Gli svantaggi del lavoro flessibile per datori di lavoro e HR manager interessano prima di tutto un minore controllo dell’operatività della persona, a fronte di dipendenti che potrebbero essere poco incentivati a migliorare i propri standard professionali perché meno sollecitati dai responsabili.
Altri elementi a sfavore sono:
I benefici di maggiore rilevanza quando si parla di lavoro flessibile per i dipendenti sono i seguenti:
E quali sono gli svantaggi del lavoro flessibile per i dipendenti? Alcune persone fanno fatica ad abituarsi a questa modalità di lavoro perché sentono la mancanza di una relazione in presenza; questa ragione è anche alla base della diffusione degli spazi di coworking.
Allo stesso tempo, può intercorrere la sensazione di dover risultate sempre a disposizione, senza poter mai staccare, con una diminuzione del tempo libero e un eccesso di richieste.
Esistono diversi modi con cui un'azienda può concedere il lavoro flessibile ai dipendenti.
Vediamo quali sono i più diffusi:
Leggi anche l'approfondimento sulla maturazione ferie dei dipendenti.
Ecco gli aspetti su cui concentrarti se vuoi implementare il lavoro flessibile nella tua impresa:
Leggi anche la guida alla formazione del personale.
Hai mai sentito parlare di un software di gestione dei dipendenti? Si tratta di uno strumento che permette di semplificare e ottimizzare sia i compiti del datore di lavoro e del responsabile delle risorse umane che la stessa produttività dei dipendenti.
Risulta particolarmente utile per gestire il lavoro che prevede flessibilità negli orari e nei luoghi di lavoro.
Dipendenti in Cloud consente la rilevazione delle presenze tramite un sistema di accesso dedicato: il collaboratore può timbrare in maniera semplice e precisa, non solo da PC, ma anche da smartphone e tablet, utilizzando un'apposita app per timbrature.
Il programma dà anche modo di impostare delle soglie di tolleranza entro cui accettare la timbratura; ad esempio, il dipendente può timbrare 15 minuti prima o dopo l'orario prefissato.
Il software mette il responsabile delle risorse umane nelle condizioni di monitorare presenze e assenze, questo sempre attraverso la verifica delle sessioni di timbratura. Ciò si rivela utile anche in vista della trasmissione dei dati al Consulente del Lavoro per l’elaborazione delle buste paga.
Con Dipendenti in Cloud è possibile gestire lo smart working, le ferie e i permessi tramite appositi giustificativi. In questo modo, non vi sono dubbi su quando la persona è a disposizione e quando invece non lo è. Il tutto in pochi passaggi, semplici e intuitivi.
Inoltre, Dipendenti in Cloud offre di un archivio dell’intera documentazione del dipendente, che rimane sempre a portata di mano ed è fruibile in qualsiasi momento, in caso di controlli o necessità.
Infine, il programma rappresenta uno strumento prezioso per interfacciarsi con il Consulente del Lavoro, che si troverà così in condizioni migliori per esercitare la sua mansione in maniera accurata, efficiente e precisa
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